martedì 31 maggio 2016

HISSENE HABRE CONDANNATO ALL'ERGASTOLO


http://finestradonna.blogspot.it/



Segnalo questo articolo (da cui poi si possono leggere anche approfondimenti sull'argomento nell'intero sito) per tutti gli amanti dell'Africa e della giustizia.
Il Tribunale di Dakar oggi ha dato il verdetto sull'ex dittatore del Ciad Hissene Habre: è stato condannato all'ergastolo, ma non alla confisca dei beni guadagnati con i suoi crimini,

Chiedo scusa, ma non essendo molto "dentro" l'argomento, mi preoccupo solo di segnalarlo.



FONTI

http://africalive.info/hissene-habre-condannato-allergastolo/

lunedì 30 maggio 2016

Babcock Ranch: la prima città ad energia solare

Si sa, l'America è il Paese, anzi, il Continente, dei grandi paradossi.
Sono i più multietnici e razzisti. Sono per la libertà ma hanno più restrizioni del Vaticano.
Sono per la Privacy, ma si controllano e controllano gli altri (che per stessa ammissione del loro governo non hanno diritti perchè non amricani) con bigotta perversione.
Sono per i diritti e la giustizia, ma guai a punire fuori dal loro stato un americano (loro se uccidono fuori dal continente hanno licenza di uccidere che manco James Bond... e lo sappiamo bene, no?).
Sono il popolo più spendaccione, più avaro e più altruista (in quanto a donazioni, che fanno sia per un voler restituire alla comunità oltre al voler pagare meno tasse - altro paradosso quindi).
Sono quelli che inquinano di più e sprecano più risorse del mondo.
Me è in america dove a tecnologia ecologica sta progredendo.
Sì, proprio quel green che piace tanto alle pubblicità italiane di questo periodo.
Purtroppo si sa, il nostro Paese è talmente lontano dall'essere vagamente ecologica da essere umilianti, un po' come quando si sente parlare della politica italiana quando siamo all'estero.
Infatti, non siamo in America.
Più precisamente, in Florida.


finestradonna.blogspot.it


Nello stato americano delle arance, infatti, è in progetto la costruzione della città più sostenibile nel mondo in un lembo di terra di diciottomila acri (quindi tanta, TAAANTA roba) nel sud-ovest della Florida.

http://www.puntagordaontheinternet.com/publishImages/Babcock-Ranch-Plan~~element59.jpg

Il suo nome è Babcock Ranch e i progetti la vogliono interamente alimentata da energia solare prodotta da una centrale elettrica grande 443 acri.
Il progetto poi è qualcosa di piuttosto lontano da quello che conosciamo come metropoli americana, con poco spazio e soprattutto poco verde.
Infatti, Babcock Ranch rappresenta più o men quello che è l'idea che gli urbanisti hanno della cosiddetta Città Giardino. Anche se lo stile di progetto è ben lontano dall'idea italiana di città giradino.
La città infatti avrà più della metà della superficie occupata da parchi e laghi.
Non sarà una città particolarmente popolosa, visto che sono previste Ventimila case (con un prezzo assolutamente apprezzabile che spazia dai 250.00 ai 900.000 dollari) e non ci saranno costi aggiuntivi (no, non siamo su Marte: è l'America).

La città avrà un impianto solare di nuova generazione da 75-megawatt di proprietà della Florida Power & Light che soddisferà la maggior parte dei fabbisogni della cittadina (perchè sì, non è una megalopoli: è una cittadina, per lo meno nei numeri di abitanti visto che si ripropone di averne soli sessantamila, se non ho capito male) e settandaduemila acri di terra incontaminata (la Babcock Ranch Preserve) che faranno vivere gli abitanti dell'area in quello che potrei definire, per l'appunto, in una riserva.  Sono infatti stati predisposti pannelli solari disposti su oltre 1,6 chilometri quadrati del territorio che si vanno a sommare quelli su ogni struttura.
Per intenderci: quando un fabbricato come una stalla ha i pannelli solari, produce non solo l'energia per se e per l'azienda agricola, ma anche per quelle vicine (per quello che concerne il nord italia, per andare ancora più nello specifico), non considerando i depositi di energia che sono da utilizzare quando il sole non sarà disponibile.

Ovviamente sono solo ai preliminari essendo ancora in fase di approvazione, ma se tutto andrà bene, tra meno di un anno ci saranno più di un migliaio di abitazioni già pronte e da qui alla costruzione delle restanti diciannovemila il passo è breve.

Questa non è che la prima parte di un progetto estremamente interessante (quello della Florida Power & Light) che vuole rendere la Florida uno Stato ad Energia Solare entro una decina d'anni.

I progetti ovviamente vanno molto più in grande, arrivando alla visione di una città totalmente elettrica, anche nei veicoli che progettano non solo ad energia ecologica, ma addirittura senza conducente. Babcock Ranch infatti è progettata non con l'idea di essere percorsa da strade e autostrade, ma piuttosto su una pianificazione intelligente della città, sia per quello che riguarda l'urbanistica che per quello che è la tecnologia di trasporto delle persone, andando a controllare il trasporto e le infrastutture di collegamento. Ed è per questo, in fondo, che hanno deciso di lavorare sulla piccola scala: essando un prototipo, è indubbio che prima di essere sicuri della tecnologia di trasporto e della resistenza dello stesso

Ora, se vi state chiedendo perchè ho fatto il paragone con il nord Italia? Perchè dovete ricordarvi di una cosa fondamentale. Se New York è alla stessa longitudine di Napoli, dove pensate che sia la California? Tranquilli, ve lo dico io: l'Egitto.
Sembrano due posti così diversi, invece la base stessa della loro sussistenza è identica: un sole infuocato che raramente è coperto da nuvole: è come se, tornando a pensare all'Italia, la Sicilia si mettesse a progettare una cosa simile.
Magari alcuni siculi lo pensano anche, ma non sarebbe fattibile per ovvi motivi.
Peccato.


Che dire: chapeau

sabato 28 maggio 2016

Risarcimento per molestie sessuali sul luogo di lavoro

Gli articoli di giornale cominciano tutti nella medesimamaniera "Marina (il nome di fantasia) è stata assunta il 14 settembre 2011 e pensava di aver cronato un sogno...

Comunque. 
Persona (ho appena deciso di rinunciare al nome di Donna, per quello più azzeccato di Persona), viene assunta il 14 settembre del 2011 e fin da subito è stara ripetutamente vittima di molestie tanto che hanno avuto il loro climax meno di un mese dopo, il 5 ottobre dello stesso anno, quindi 21 giorni dopo niente popo di meno che dal padre della legale rappresentante della società, ma che era de facto quello che comandava.
Quindi, capiamoci: per ragione fiscali e non di certo per altro Padre ha intestato la società a Padrona, facendone però da padrone, pensando tra l'altro di poter essere il padrone delle stesse persone che lavoravano lì: sapete com'è, no? Le paga, gli appartengono.
Lei quindi si dimette (chi non le darebbe ragione? Un uomo?).
Devono però passare CINQUE ANNI prima che il tribunale di Firenze di degna di dare ragione alla ragazza.
Questa sentenza è stata raggiunta grazie alle sue ex-colleghe di Persona che hanno testimoniato una ad una-
Finale: l'azienda doveva impedire all'uomo di fare il porco, visto che lui si sentiva il diritto perchè aveva un mignolo tra le gambe, ma ovviamente non l'ha fatto. E paga.
Almeno quello.

Ma quindi, riepiloghiamo.

Padre probabilmente per questioni fiscal-legali  rifila l'azienda alla figlia (o le da' il contentino perchè vuole fare l'imprenditrice, ma non è importante, no?), ma ovviamente è lui che comanda lì dentro (dare davvero il ruolo a un altro? Ma dove pensate di essere? Chi comanda mica ha il titolo del capo, come dire chi rompe paga... o che bisogna assumersi le proprie responsabilità): dall'organizzare il lavoro al dare gli ordini di vario tipo.
Tra i suoi doveri, a quanto pareva, c'era molestare le dipendenti. Loro hanno taciuto perchè temevano di perdere il lavoro.
Nei fatti, secondo l'istato tra il 2008 e il 2009, UN MILIONE E TRECENTOOTTO MILA (1.308.000) lavoratrici hanno subito molestie nell'arco della loro vita, non solo in fase di assunzione, ma anche per mantenere il posto o per una promozione (una ragazza che conosco era considerata una subalterna dal suo pari perchè nel supermercato dove entrambi erano vice-direttori, l'altro vice faceva comunella con il direttore e lei era un'altra commessa e non le veniva consentito di svolgere il suo lavoro al pari del collega per quanto avesse più esperienza lavorativa alle spalle e lui facesse 8 pause sigaretta l'ora) , ma il 91% (1.190.280) non vengono denunciate: il 91% degli stupri o tentati stupri e il 99,3 % dei ricatti sessuali non venegono infatti segnalati.
Donna invece l'ha fatto e, forse rassicurate dall'ambiente legale, anche le altre donne si sono messe a parlare, per lo meno al giudice.

In cosa consistevano queste molestie?
I grandi classici: apprezzamenti pesanti per poi passare alle richieste.

In caso di Persona, Padre le metteva le mani addosso non appena si trovavano soli nella stanza adibita allo spogliatoio e l'aggrediva fino a quando non arrivava un altro dipendente e quindi la porta d'ingresso non suonava.
Persona, come ogni altro individuo, ha subito forti conseguenze fisiche e psicologiche dovute dai continui assalti e dalle incessanti aggressioni.
La cosa sconcertante, è che Imprenditrice (la figlia di Padre), era perfettamente a conoscenza che suo padre fosse uno stupratore ma non ha fatto assolutamente nulla (da qui la denuncia alla ditta, infatti), aiutata anche dall'omertà dilagante in quel posto di lavoro che ha coinvolto in precedenza anche altre operaie e alcune di queste molestie erano già state penalmente sanzionate, quindi l'Imprenditrice sapeva perfettamente quale fosse il modus operando del padre, ma semplicemente se ne fregava. Personalmente il mio giudizio è lapidario contro ogni genere di omertà, ma ammetto che quello che probabilmente è il compiacimento della donna nella questione m lascia semplicemente sconcertata. Perchè non è vero che la donna non poteva impedirlo: se sei il capo lo butti fuori, anche solo per pararti il culo gli fai una scenata davanti a tutti. Cos'è? Paura che papino si arrabbi? Hai bisogno della sua approvazione? Lei aveva il potere di fermarlo e non l'ha fatto. Da brivido.

Il tribunale ha quindi accolto il ricordo della ragazza e ha condannato la ditta a liquidare il danno biologico in quattordicimila euro (14.000  €) e quello non patrimoniale di ventimia euro (20.000 €) oltre alle spese processuali. 
Poca cosa, ma almeno è qualcosa.

Più in particolare: Persona è stata molestata e per questo si dimette. L'aggressione sessuale (di qualunque tipo) è una giusta causa e ha quindi diritto all'indennitò sostituitva e al risarcimento dei danni. E in caso di molestie sul luogo di lavoro, la società è tenuta al risarcimento per mancata adozione di iniziative preventive o repressive dello stesso.
Finalmente, insomma, viene applicata la responsabilità del datore di lavoro anche per le molestie sessuali, CHE SONO LESIVE DELL'INTEGRITA' FISICA E MORALE DI UN DIPENDENTE, che esse siano fatte da altri dipendenti o soggetti connessi all'azienda.


Che lo capiscano i signori: ALLE DONNE NON PIACE ESSERE MOLESTATE E NON LO ACCETTANO SOLO PERCHE' SIETE VOI.




Fonti di Base:

https://soluzionilavoro.wordpress.com
http://www.today.it

mercoledì 25 maggio 2016

Superficiali studi pseudo sociali da harvar: Donna, se vuoi vivere, va in chiesa!

Sinceramente, quando si dice Harvard uno pensa a qualcosa di intelligente, accurato, sagace... invece anche nelle prestigiose unviersità americane si preoccupano più di prendere fondi e non arrivare a niente.
Spero solo che non siano stati speri molti soldi per questa ricerca.

Secondo la Harvard University le donne che vanno a messa vivono più a lungo di quelle che non lo fanno, per lo meno secondo quello che un gruppo di ricercatori (che deve ever guardato il solo giro di anziane signore che frequentano la loro vita) che hanno pubblicato un articolo sulla JAMA International Medicin.
Detto tra noi: quelli dovevano per forza pubblicare qualcosa o l'università toglieva loro lo stipendio e rabbrividisco che un articolo di questa bassezza sia bastato per non farli andare a lavorare in un fast food.

Lo studio e l'articolo premette poi un'infinità di cose (per affermare comunque che si vive in media 5 mesi in più):
  • I risultati non implicano il dover cominciare a frequentare la chiesa, se non se si ha già fede, in quanto PARTECIPAZIONE SOCIALE SIGNIFICATIVA
  • Parlano di andare a messa, ma NON AFFRONTANO questioni filosofiche o religiose
  • Non parlano dei benefici di specifiche esperienze religiose.
  • Sono soggettive da persona a persona e che possono essere influenzati da cose come devozione, abitudini, pressioni sociali e solitudine.
  • NON PUO' ESSERE GENERALIZZATO A UOMINI O GIOVANI ADULTI 
  • NON PUO' ESSERE GENERALIZZATO AD ALTRI GRUPPI RELIGIOSI COME ENREI BUDDISTI MUSULMANI E HINDU 
Questi ultimi due sono perchè secondo loro non ci sono stati abbastanza elementi da studiare, ma lo sappiamo che è una cazzata, giusto?
Anche perchè, vuoi fare uno studio sull'influenza della religione o dell'andare a funzioni religiose?
Forse per il secondo no, ma per i la discrimiazione di genere invece direi che è abbastanza serpeggiante: gli uomini non trovano beneficio nello stare in una comunità? No? La loro intelligenza superiore li fa sentire a disagio davanti al bigottismo di genere, vero? Perchè mai avere un campione loro? Tanto vale avere quelle stupide delle anziane donne cristiane.
Lo studio è durato dal 1996 al 2012, quindi per ben SEDICI anni.
Secondo loro più pratichi più hai problemi di salute e gli studi che hanno partecipato a più di un servizio religioso aveva il 33% in meno di rischio di morte, rispetto chi non lo ha mai fatto.
Non prendi solo le donne della tua famiglia, cristiane, prendi un eterogeneo gruppo di donne.
Sarebbe stato interessante vedere anche i maschietti, e se proprio vedere anche in che punto c'è violenza famigliare e quanto incida sia il fattore religioso, o la scusa dello stesso.
Non era meglio, forse/anche, controllare allora la differenza di chi è attivo nel sociale laico e chi lo è nel sociale religioso, piuttosto? Quali sono le differenze socioculturali non tanto del tipo di aiuti che vengono dati, ma piuttosto delle persone che lo fanno?
Qualcosa di credibile, su cui lavorare così tanti anni.

Signori, questo non vuol dire che le donne credenti vivano più a lungo, al massimo che soffrono d'insonia e i polpettoni pseudo ragionati dei predicatori di vario tipo le fanno addormentare e quindi recuperano ore di sonno altrimenti perse.
Scherzi a parte, quelli di Harvard scoprono l'acqua calda: depressione, fumo, visione ottimistica del mondo e non, sostegno della comunità sono tutti fattori che incidono sulla vita di una donna.
Da qui andare a messa.
Che se ne dicano di cotte e di crude sulla curia e quelli (maschi) che sono al potere del potere religioso, si sa che la religione, se vissuta come deve esserlo, dia un senso di pace e di serenità.
Il Cristo (nostro signore amen - scusate deformazione culturale) insegna la pace, la carità, la benevolenza verso il prossimo, la misericordia e tante altre parole che per uomini come Pietro Vittorelli non hanno alcun significato, per altri lo hanno.
Certo, non possiamo negare un certo bigotto perbenismo imperante nell'idea di come ci si dovrebbe comportare che denota più ipocrisia che vero e proprio amore per il prossimo, ma qui non si parla di cosa veramente voleva Gesù e/o simili visioni politico/religiose.
Qui si parla di donne che vogliono amare ed essere amate.
La comunità di riferimento è sempre qualcosa che può distruggere o rendere forti, ma sicuramente dovete lasciar perdere certe uscite da telefilm sulle donne con collane di perle, tailleur eleganti e cappellini scemi. Qui parliamo dell'esigenza di sapere che c'è qualcuno che ti sta vicino.
Andare a messa è un evento sociale. Un evento sociale perbene.
Se è vero che una donna vive 10 anni in più del compagno (da qui, signore: sposatevi uno più giovane, tanto se dovete essere tradite, non sarete mai tradite perchè siete vecchie, ma perchè lui è un infame) e anche se non si parla molto, si salta qualcuno e magari si scambiano quattro chiacchiere.
Cari lettoni che vi sentite tanto magnifici: come stanno le vostre nonne e le vostre bisnonne?
Quante volte ci avete parlato in una settimana?
Siate onesti: io vi ho già giudicato e lo sapete, ma se non siete onesti con voi stessi, allora vuol dire che siete davvero messi male.
Poi pensate a voi stessi: quante volte avete bisogno di scambiare due chiacchiere con qualcuno?
Ora immaginate che voi siete l'unica persona con cui vostra nonna parla: voi l'avete uccisa un pochino. Dovreste capirlo da come gli si illuminano gli occhi quando vi guarda.
Gli esseri umani sono animali sociali e andare a messa è un evento sociale.
Si ascolta qualcuno che non è in televisione, si stringe la mano a qualcun altro.
Se poi ci si rende attivi... rullo di tamburi, una delle cose più assurde del mondo.... CI SI SENTE UTILE, magari pure ben voluta e desiderata.
Sono poche le nonne da centro di terza età, almeno tra quelle che conosco io, o da bar, ma sicuramente sono nonne da chiesa.


E comunque, signori, si parla di 5 mesi in più. E allora permettetemi una frecciatina fumettistica: ora capite perchè Bruce Wayne ha frequentato Yale?

Che dire, l'importante è CREDERCI.




Altri link

http://www.today.it/donna/donne-che-vanno-a-messa-vivono-di-piu.html
http://archinte.jamanetwork.com/journal.aspx
http://www.independent.co.uk/news/science/church-women-lifespan-mortality-live-longer-harvard-catholic-protestant-christian-a7032856.html

lunedì 23 maggio 2016

Primo arresto per Omicidio Stradale e Lesioni persnali stradali ?

Il 20 maggio 2016 è stata eseguita la prima ordinanza di custodia cautelare.
Quindi è stato arrestato.
O meglio: messo ai domiciliari.
Siamo a San Felice Extra, frazione di Verona.
A subire questa terribbbbbbbile ingiustizia (notate l'ironia?) è un 28enne che, al volante della sua auto, ubriaco e con la patente sospesa (sempre perchè trovato ubriaco) il 16 aprile precedente è passato col rosso ed ha guidato CONTROMANO fino a centrare un vent'enne con lo scuter. Ovviamente è scappato senza aiutare che poi a casa mia pure l'omissione di soccorso è un reato, ma sappiamo come funzionano le cose, eh? Anche perchè la vittima non è che ha poi così TANTO da lamentarsi. No, non ironizzo sul fatto che è morta, anche perchè non lo è: ha subito gravi lesioni ad un braccio, ma si è salvato.

A me comunque, anche se non c'era la legge per questo specifico reato, sembrava lo stesso omicidio (per lo meno) colposo, o aggressione, pure il tentato omicidio anche perchè se sei ubriaco e ti metti a al volante di una macchina e con questa vai contro mano, minimo minimo ammazzi qualcuno. Lasciando stare l'omissione di soccorso.

La condanna? Massimo 12 anni e la revoca della patente. Come se qualcuno li facesse davvero... e tornato in libertà non salisse ancora su un'auto.

Ma rifacciamo il conto dei reati:
- guida in stato di ebrezza
- guida con patente revocata (per guida in stato di ebrezza)
- guida contromano... ovvero infrazione del codice della strada (credo, lo ammetto ho il dubbio, io lo chiamerei tentato omicidio e basta)
- aggressione (a casa mia se vai contro mano e investi una persona è perchè lo volevi fare, quindi direi anche tantato omicidio ma oggi mi sento magnanima)
- omissione di soccorso


Ed è agli arresti domiciliari, perchè, poverino: mica possiamo punirlo.

Comincio a pensare di voler andare in galera: lì dentro di sicuro di criminali ce ne sono meno che fuori.

domenica 22 maggio 2016

Il cuore grande di un bambino

Giovanni Ignaccolo è morto all'età di sette anni, nell'ospedale Maggiore di Modica, in Sicilia. All'età di tre anni, infatti, il bambino p caduto dalla tromba delle scale e ha fatto un volo di sei metri che lo ha portato il bambino a vivere gli ultimi quattro anni di vita in un lungo calvario fatto che in pochi possono immaginare e che nessuno sicuramente vorrebbe farlo.
Se già la storia potrebbe sembrare commovente, lo diventa anche di più sapendo che anche lui ha voluto lasciare un testamento: quello di donare i suoi risparmi per un'attrezzatura per il reparto.
I genitori hanno deciso di seguire il suo desiderio e onorarne la memoria; aiuteranno infatti la raccolta fondo per l'acquisto di un oscillometro (strumento utilizzato per la misurazione dell'espansibilità delle pareti arteriose di un arto), portando al primario dell'ospedale quasi mille euro.
Pochi soldi, diciamocelo, ma cosa volete che potesse avere un bambino di sette anni?
Poi, certo, l'oscillometro in verità è arrivato proprio in quei giorni e quindi cercheranno qualcos'altro che potrà essere utile, ma il cuore grande di quel bambino ha ispirato molti che vogliono che il suo contributo non si fermi qui.
Ci sarà una raccolta fondi, dicono quelli di Ragusanews che si sta occupando di rispondere a tutti gli utenti ancora commossi che vogliono aiutare il desiderio del bambino, ma al momento non è ancora stato fatto nulla (bisogna dare atto che è una cosa di questi giorni) , speriamo solo che questo non finisca tutto nel buco delle crudeli beffe degli sciacalli. Intanto aspettiamo l'apertura del conto corrente.
Sì, tenterò di rimanere aggiornata anche io.
Di mio mi permetto un commento: quel bambino era buono come il loro cioccolato.

Per ora permettetemi di rimandarvi al sito di Ragusanews, nell'articolo sul piccolo Giovanni.

sabato 21 maggio 2016

Tentato stupro in mezzo a una strada ad Iglesias

20 maggio di quest'anno. Mattina.
Un quarantaduenne finisce in manette per tentato stupro, perché ormai anche è fattibile anche in pieno giorno, visto che nessuno interviene di certo a difesa delle vittime.
L'uomo ha molestato e minacciato un mezzo a una strada una donna che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa nel supermercato vicino (anche se qualcuno dice che "passeggiava", si perché vicino al supermercato si fanno le "vasche" come in centro al paese per passare il tempo e attirare gli uomini, eh? Ma visto che il genio che l'ha scritto poi parla di "alcune suppliche" sicuramente da adito a chi pensa che l'esame per diventare giornalista sia non superando il test minimo della decenza). Lui l'ha inseguita, bloccata in mezzo alla strada, palpeggiata.
Lei è riuscita a fuggire e ha chiamato il 113 che ha dato il via alle ricerche e ha arrestato l'uomo (che nel frattempo era fuggito) per violenza sessuale.
Ora è stato portato al carcere di Uta su disposizione del magistrato.
Ci rimarrà molto?
Scherziamo? In che Paese pensate di vivere? In uno civile?
Anche perché conosciamo anche i giornalisti incivili che daranno la colpa a lei: camminava per strada, una sterrata (come se il 70% delle strade italiane non lo fossero) poi, doveva aspettarselo, no? Doveva aspettarsi di fare la fine di cappuccetto rosso e, a trenta tre anni, sapere che c'era un uomo in agguato tra i cespugli pronto a saltare fuori per "abbracciarla" (giuro che il giornalista dell'Ansa rischia che lo prendo a calci: ha davvero scritto così) prima di tentare di baciarla e palpeggiarla.
Per quanto la velocità di reazione e la velocità in cui quell'uomo (fuggitivo dopo il crimine) è stato arrestato, non riesce a non lasciarmi al quanto scettica sulla capacità investigativa della polizia e mi fa temere, piuttosto, che il signor L.A. (le iniziali sono date da unione sarda, non da ANSA che si preoccupa di parlare di cespugli e strade sterrate) fosse già ben conosciuto dagli inquirenti.

Aspettate, controllo un attimo.

Nei fatti ho continuato a indagare e l'AGI (e ora che guardo pure qualche altra da questa informazione) da altre informazioni: nei fatti l'uomo è un pregiudicato (appunto).

Quindi ricostruiamo.
La donna (che da ora in poi, visto l'anonimato della vittima, chiameremo Donna - no, non ve la chiamo Cappuccetto Rosso, mica è una favola questa) ieri mattina ha fatto la spesa e stava tornando a casa. Era presto: le nove del mattino.
Non ci è dato sapere se ha figli e li ha portati a scuola per poi passare al supermercato, o se, semplicemente, si è alzata presto la mattina e ha deciso di andare a fare la spesa presto.
Essendo nel negozio vicino casa, cosa ha fatto?
Ha preso la macchina per fare 100 metri? No, mica è scema (o un uomo), è andata a piedi al negozio.
Nel tragitto deve attraversare un punto che è nascosto da alte sterpaglie, ma è donna e dovrebbe sapere che certe cose non si fanno: la libertà di girare per strada sta solo agli uomini!
Nei fatti AL è sceso da un cavalcavia poco distante e dopo averle impedito il passaggio l'ha aggredita in pieno giorno, perché si sa: doveva aspettarselo. Non solo non puoi camminare da sola di notte, ma anche di giorno.
Donna però lo conosceva e si è divincolata per liberarsi e lo ha implorato. Solo allora lui, anima pia, ha deciso di lasciarla andare e allontanarsi.
Da lì la denuncia e l'arresto.
Questo cosa vuol dire?
Che lui la conosceva. Adesso, dubito fortemente che Donna abbia cambiato di colpo il suo modus operandi e il suo stile di vita, vuol dire che da quel posto, ci passa spesso.
Se di solito lavora fuori casa, probabilmente il venerdì mattina l'ha di riposo e quindi, come tutte le donne di sto mondo, invece di riposare, va a fare la spesa. Se poi va presto è perchè è conscia che così non si rovina tutta la giornata.
Se poi invece è casalinga, la mattina è normale che faccia la spesa per poi tornare a casa e cucinare.
AL lo sapeva, sicuramente.
La conosceva, lei lo ha implorato di fermarsi e lo conosceva.

Cosa lo abbia spinto a  farlo non interessa a nessuno. Non ha giustificazioni di nessun genere.
Sicuramente, se andiamo più indietro, Donna deve aver ricevuto avance da AL, prima magari scherzoso, poi forse un po' più esplicite alle quali Donna probabilmente ha risposto prima ignorando e poi ridendoci su, magari rifiutando gentilmente, facendo pensare che il NO di Donna fosse in verità un sì. Insomma, come può una donna negarsi a un uomo qualsiasi?
Quindi ha deciso di tenderle un agguato, letteralmente.
Sapeva che sarebbe stata sola e se non lo fosse stato sarebbe rimasto in disparte, denotando quindi di sapere che lei di certo non era consenziente ma decretando che la cosa non aveva importanza.
Tutto calcolato.

Trovo interessante che, comunque, se si parla di una donna aggredita si dice che la "palpeggia e tenta di bacciarla", se fosse stato un uomo sarebbe stata "terribile aggressione".

venerdì 20 maggio 2016

Caricabatterie da Tavolo Lumsing®

Giorni fa ho fatto una serie di acquisti su Amazon e l'ultimo tra questi è il primo che mi è arrivato: Caricabatterie da Tavolo 5 Porte - Lumsing®
finestradonna.blogspot.it

L'acquisto l'ho fatto per tre ragioni fondamentali:


  • Ero innegabilmente nella fase "esaltazione da acquisto"
  • L'altro prodotto per cui ero andata sul negozio più grande del mondo ha nella parte terminale del filo una usb, quindi per fargli energia dovevo escogitarmi qualcosa che bypassasse quel filo che mi sembrava troppo corto
  • Era in offerta
Sinceramente, ne sono entusiasta. Come tutti quelli che a questo mondo sopperiscono alla propria vita con oggetti inutili:
  • ho anche io l'immancabile cellulare (dallo schermo rotto)
  • un Ipod (vecchio, ma fantastico e indispensabile compagno di molti viaggi in treno e 80 GB di memoria, cosa che allora era fantascenza)
  • l'Ebook (figlio di un'offerta imperdibile e del mio amore per la lettura e della mia assoluta esigenza di comlare il deficit d'attenzione)
  • caricatore portatile (questo, lo giuro, è l'unico aggeggio tecnologico a cui non ero interessata, infatti me lo hanno regalato... e ne sono entusiasta).

Sì, non ho il Tablet, ma ne voglio uno con lo schermo enorme e tanta memoria, quindi aspetterò un bel po', visto che non so se metterlo prima di altri gingilli inutili.

Che poi io parlo di gingilli inutili, ma non posso dire che questo caricabatterie sia inutile. Ci ho subito attaccato cellulare e Ipod e ora posso starmene a lavorare al pc senza dovermi preoccupare di come e dove li ho ficcati: se suona il cellulare non devo impazzire per seguire la musichina e non devo piangere se il mio lettore mp3 è in carica da qualche parte.
Quando poi è arrivato il mio acquisto base, ho potuto verificare l'assolta funzionalità del prodotto.
Comprarlo è stato decisamente un ottimo affare..
Un tempo c'erano le multiprese, immancabile prodotto per chi aveva più di due prodotti che necessitavano corrente in una casa (già il televisore, il videoregistratore e una lampada, pretendono più prese di quanto le case siano predisposte). 
E' anche vero che ora, se si ristruttura casa si può richiedere, al posto di una presa normale, una usb, ma non tutti possiamo permetterci di ristrutturare casa e poi bisogna sempre pensare bene dove mettere questa presa.
Il caricabatterie da Tavolo, sostituisce qualunque lavoro in casa e, soprattutto permette di avere meno roba in giro o, se avete deciso di usare un solo adattatore per i mille fili che dovete avere, potete caricare contempo ogni vostro indispensabile oggetto, quest'ultimo caso è il mio e ora mi guardo il mio nuovo acquisto felice di non avere la sensazione di aver sprecato soldi (come spesso mi capita).

Insomma, era un brutto giorno di pioggia, ma comunque ho visto sereno.




Se sei interessato: Caricabatterie da Tavolo 5 Porte - Lumsing® Caricatore da Viaggio Portatile 40W

IL caso di Debora Nori: perchè partono gli emboli

Arturo Saraceno è stato arrestato dai carabinieri di Legano (provincia di Milano) per l'omicidio di Debora.
La ragazza di venticinque anni è stata uccisa a coltellate già allora ex fidanzato nella loro casa di Magnano (sempre provincia di Milano).

Secondo quando dice l'assassino, lui stava cenando (anche se era pomeriggio, eh! Anche se forse, visto che erano le 14:30, si dovrebbe parlare al massimo di pranzo... ma ci crediamo?) quando i due hanno cominciato a litigare: lei era lì per un chiarimento, ma la discussione è infatti degenerata in un litigio e a lui è "partito un embolo".
E quindi gli ha inferto QUINDICI coltellate.
Dai, rifacciamo la stessa cosa che abbiamo fatto per Michela Noli: contiamo fino a quindici. Coraggio:
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
E non barate. non contate tagliando le parole. Infilzare e togliere la lama da un corpo è un processo lungo. Su, da bravi...
SEI
SETTE
OTTO
NOVE
DIECI
UNDICI
DODICI
TREDICI
QUATTORDICI
QUINDICI

No, non è un embolo. Voleva scientemente ucciderla. Punto.
E ha pure fato la scena: si è ferito al petto (ma non abbastanza, perchè gli faceva male: infatti non è passato molto tempo ed è stato dimesso dall'ospedale).
Anche perchè, signori: i carabinieri che sono stati chiamati da un vicino hanno trovato Debora riversa sulle scale, vuol dire che è scappata e lui l'ha inseguita.
Lui è stato trovato tranquillo e cosciente (tanto i giudici gli daranno ragione e lo manderanno a casa con un buffetto, visto pure che ha fatto la scenetta di tentare di uccidersi, visto pure che per quanto la storia fosse turbolenta, lei non avesse mai parlato di violenze da parte del giovane... perchè tutte le donne lo dicono, eh?).

Ora il pm Cardellicchio dovrà valutare gli elementi raccolti per vedere se modificare o no le accuse a carico dell'uomo: per scrupolo (e spero solo per quello, anche se di certo non sono delle giustificazioni) hanno richiesto i test alcolemici e tossicologici per Saraceno.

Probabilmente farà male lasciarsi ad aprile: perchè anche Noli aveva chiuso col marito proprio in quel mese.

Ma i giornali veleggiano che è quasi giustificabile la cosa; sapete: è la quarta volta che si mollano in sei anni... e qui casca l'ipocrita: la maggior parte delle volte che due si lasciano per rimettersi assieme (soprattutto se non c'è una terza persona di mezzo) quindi è fin troppo comune e se poi i due hanno cominciato una relazione quando lei aveva diciannove anni, la statistica aumenta vertiginosamente (!) e hanno pure il coraggio è una lite d'amore diventata in tragedia: signori? Se si è ex, di amore non ce n'è. 


E basta parlarmi di amore.

Mostra fotografica sui grandi maestri di cittadinanza

A Perugia l'Ansa propone immagini del suo archivio.
L'argomento?
Falcone e Borsellino.
Sarà che tra poco è il giorno della legalità, sarà che è l'anniversario della morte di Falcone, sarà che... sarà che ci sono in mezzo tante cose, ma questa bella notizia mi piace darla.

La società di informazione più importante d'Italia ha infatti deciso di proporre ai suoi visitatori la bellezza di 150 foto che spaziano dal loro stesso archivio, ma anche da ritratti provati, video, e un documentario, in una mostra che diventerà itinerante.

finestradonna.blogspot.it


La realizzazione è ad opera dell'ANSA, appunto, in collaborazione con il ministero della pubblica Istruzione, dell'università di Urbino.
Questo interessante lavoro sarà allestito fino al 19 maggio nell'aula magna dell'istituto superiore Capitini-Di Cambio di Perugia (prima di lei, è stata a L'Aquila.

Questa Mostra è in giro dal 2012, in occasione del 20'esimo anniversario della scomparsa di questi due grandi uomini, ma è stata recentemente arricchita per riprendere il suo tour nelle scuole italiane.
Parla della loro vita, dall'adolescenza palermitana, ai primi passi nella magistratura, fino al "Pool antimafia" e i maxiprocessi.

L'idea della mostra, infatti, è quella di avvicinare gli adolescenti alle due grandi figure di Falcone e Borsellino, con il tentativo di avvicinarli a due figure meravigliose e tragiche come quelle dei due magistrati. Considerando che i nati nel 1992 ormai hanno 24 anni, per loro sarà storia antica, ma è sicuramente è più vicina di quanto si pensi.

Lo segnalo perchè io ancora sto male nel penare a gli 56 giorni di Borsellino (e al film che mi fa rabbrividire ogni volta che arriva la parte della moglie che dice "ma si vuole fare ammazzare" davanti alla televisione mentre lui dice pubblicamente le sue intenzioni), al suo omicidio di stato, a quello che hanno fatto due uomini meravigliosi che sono stati assieme a molti altri, ma sempre troppo pochi.
Peccato che una sola mostra non basti, ma da qualcosa si deve pur cominciare e penso che la storia di questi due grandi uomini non deve essere dimenticata.

Ho mandato un messaggio all'Ansa, sperando in un elenco delle scuole che ospiteranno virtualmente i due giganti, per ora, accontentatevi di questi tre link:

Il film intero caricato su yourube de I 56 giorni di Borsellino
Il documentario della Storia siamo Noi, su Giovanni Borsellino.

Che poi in fondo è vero... io sono una che si appassiona facilmente... ma lasciatevi trasportare anche voi.

giovedì 19 maggio 2016

Scienziati da fumetti

Big Bang Theory docet: agli scienziati dei nostri tempo piace l'idea di essere un Supereroe-

finestradonna.blogspot.it

Da qui a penare che invece di indossare un costume cerchino il segreto per volare, il passo è breve.
Ma qualcuno ha deciso di ispirarsi a Spiderman per raggiungere quello che è il suo di superpotere ideale: l'immortalità. Non dobbiamo, però, andare in america per questo (strano è?), ma in Russia (sì, avete ragione: o era zuppa, pera pan bagnato) dove uno scienziato della Moscow State University (ricercatore proprio come i protagonisti della commedy statunitense) si è iniettato nelle vene un batterio sopravvissuto per 3 milioni di anni nel ghiaccio della siberia (tale Bacillus F).
A mosca stavano infatti cercando di scoprire come avesse fatto il batterio a sopravvivere tanto a lungo e hanno così decodificato il suo dna, se fossero stati degli ingenieri, avrebbero studiato l'ibernazione che lo aveva fatto spravvivere in criostasi, ma questa è un'altra sotria, quella fatta da i se e sa i ma.
Il Dottor Octopus (o Dottor Freez, se preferite la DC - Ma io preferisco ancora Dr Slump) in questione ha deciso di farlo dopo aver sperimentato con successo su topi e insetti (sì, signori, insetti) e ha così deciso di cambiare cavia. Ed era così sicuro da non prendere ignari passanti che divetnavano vittime sacrivicali, ma pouttosto su se stesso. Tranquilli, è uno scienziato: prima si è comunque assicurato che il batterio non fosse un pericolo per l'uomo.
Insomma, sono scienziati russi: sapevano che l'esposizione al Bacillus F non provocava morti: l'innalzamento della temperatura, infatti, ha fatto si che la popolazione locale fosse stata in contatto con il batterio e che sembrerebbe questo abbia influenzato il durata della vita, rendendoli più longevi rispetto al resto del mondo. Della serie: prima dei topi, guardiamo le cavie umane. Comunque capirete: gli anziani americani hanno la California, gli anziani italiani le Canarie , gl ianziani russi la Siberia
Da allora a quanto pare il Dr Brouchkov Anatoli, questo è il suo vero nome, a suo dire non ha più avuto la febbre. L'uomo tiene a precisare che la sua è stata una scelta individuale e che non può descrivere gli effetti dell'iniezione in maniera scientifica e che, non essendo un esperimento, non sa cosa questo batterio... quindi di certo non è così scemo da consigliarlo, sia per i possibili effetti collaterali che a suo dire non sa se  ci sono - magari caga pepite d'oro - o altri, però sembra che la capacità del batterio di proteggersi dai batteri esterni gli sia stata confertia, tanto da imepdirgli di ammalarsi.
Il Dr Brouchkov, certo, dice che sarebbe bello vedere come questa capacità di autoprotezione (che ci tiene a precisare essere caratteristica di altri batteri definiti immortali)  ha relazione con l'invecchiamento, oltre che la salute, senza pensare alla possibilità di combattere i tumori o le malattie degenerative, o quelle date dalle lesioni... Ma ci piace anche l'immortalità, eh?
Certo, il russo poi parla di idealismi che possono migliorare il mondo, ma contro l'invecchiamento, si parla solo di una questione di denaro. Se non avesse parlato praticamente della pace del mondo come le concorrenti di Miss America, sarebbe quasi stato credibile nel suo potenziale altruismo.

Ciò non toglie una cosa: Leonard, Shelly, Howard, Raj e tutti gli altri a cui si ispirano!! Tranquilli! Tra poco anche voi potrete diventare il vostro superheoes preferito!

finestradonna.blogspot.it















mercoledì 18 maggio 2016

Il caso di Michela Noli


Michela Noli era una trentunenne come tante: una donna il cui percorso di vita l'ha portata a sposarsi un uomo dal quale ha poi divorziato. L'ex marito si chiamava Mattia Di Teodoro.

L'uomo, nel pieno delle sue facoltà mentali, aveva annunciato l'intenzione di ammazzare l'ex moglie.
Cosa che ha scientemente fatto il 15 maggio del 2016.
Nonostante il divorzio implichi la conclusione dei rapporti tra i due nell'idea di una vita comune, Di Teodoro si sentiva ingiustamente in diritto di sapere dove fosse la sua ex moglie e ha posizionato un gps per cani nell'auto di lei, per poterla poi controllare. In questo modo, la mattina di tre giorni fa, l'escremento umano (o forse canino?) si è recato a casa del nuovo compagno della donna, trovandoli assieme.
Figuriamoci, no? Una donna che decide di frequentare un altro uomo, chissà su facebook gli avranno detto che è assolutamente inconcepibile, che un figo come lui sia stato sostituito, vero?
Lui allora cosa fa, chiama Michela e gli dice di scendere, ma al posto suo lo fa il suo nuovo compagno. I due conversano e il criminale (perchè già allora si tratta di un criminale, perchè già si può parlare per lo meno di stalking) se ne va.
Le ore passano e quella stessa sera la donna è a casa sua con i genitori e dice loro che "Scendo cinque minuti, non prendo neppure il cellulare", perchè deve adnare a prendere le cose che l'ex le aveva portato e la vedono salire in macchina.
Nel frattempo in questi giorni un amico di Di Teodoro riceveva messaggi in cui annunciava di volerla uccidere (per poi suicidarsi - già sapeva che non aveva le palle per affrontare le conseguenze e soprattutto, era troppo egoista e inutile per crepare da solo e non rompere i suddetti agli altri), ma il suo amico, ovviamente, ora dice di non averlo preso sul serio e invece di provare a prevenire, da bravo uomo delle caverne se ne fotte, o ora dice che non si era reso conto della serietà della cosa. Peccato che una persona normale, per scrupolo, lo squillo alla donna l'avrebbe fatto. Ma davvero, anche solo per scrupolo. L'omertà del "tanto non sono affari miei, io non mi voglio mica mettere in mezzo a situazioni che poi faccio lo stronzo che si impiccia" è così tanto nostrano che dovremmo metterci il DOP sopra, così le altre nazioni non lo toccano, tanto che piange le lacrime di coccodrillo perchè si è messo in allarme quando lui gli dice  "l'ho uccisa". Perchè, diciamocelo, la prevenzione non è mai stata nel nostro stile di vita.



Ora dicono che nessuno si immaginava un epilogo simile, che lui ha agito nel raptus del momento, ma siamo onesti. Non è così.
So che molti individui di questo Paese non hanno il coraggio di ammetterlo, e quelle persone non dovrei neanche definirle tali.


Si può dire che Michela abbia sottovalutato la cosa: quante volte non si pensa che l'uomo che si ha amato non sia un essere così infimo? E' vero: lei si sentiva perseguitata su Facebook e per questo lo ha cancellato.




Ma signori, andiamo. Un uomo non manda messaggi a un amico se non sa che questi la pensa esattamente come lui: potrete dirmi che parlava nella foga del momento, per supportare l'amico sventurato che soffriva per una separazione che era troppo stupido per ammettere e accettare, le avrà insultato la moglie e con lei tutte le donne in generale (e non negatelo, voi uomini fate sempre così, ridendo come ebeti nel sentir umiliare un intero genere) e lui, si è sentito confortato da chi gli dava ragione e l'altro si sentiva compiaciuto nel suo sentirsi superiore.
I messaggi poi non erano solo "voglio ammazzarla" che poi, fino a qui si può dedurre una semplice esigenza di sfogare la rabbia interiore, ma sono arrivati a:
  • Dove va accoltellata per farla morire sul colpo?
  • Deve morire e anche io devo morire. Non voglio andare in galera. L'aspetto in auto, l'accoltello alla gola e poi mi ammazzo.
  • La riempio di pugnalate al cuore e poi mi pianto a forza un coltello in gola


E i grandi metodi per farlo ragionare?
  • Lascia perdere
  • Non dire cazzate
  • Smetti di guardare internet
  • Non ti ucciderai, smetti di dire queste cose.


Che poi la cosa è quindi ridicola: i presupposti della violenza ci sono tutti, visto che gli amici (sicuramente di lui) la definiscono molto riservata, perfino schiva, ma soprattutto, lo squallore delle giustificazioni delle persone è la cosa inquietante (perchè ormai di imbecilli che non hanno le palle e usano la violenza per affermarsi i disumani che sono, ne sono piene le cronache) che i suoi amici dicevano che "era una persona con alcuni problemi, disagi di natura psichiatrica" che "non parlava d'altro", ma soprattutto "abbiamo cercato di aiutarlo in tanti, ma non è servito a nulla". I grandi tentativi ora sono agli occhi di tutti: sono questi qui sopra.Ironicamente, poi vi chiedete perchè poi ha scritto "Mi hanno deriso, mi sento tradito e abbandonato"? Con degli amici del genere...

Capite che qui non si parla di una donna, ma di una vacca e quindi chi lo scrive non è un uomo, ma un essere che doveva morire attraverso la tecnica della Pera rettale.


L'ha uccisa con QUARANTA coltellate. Coraggio, contate fino a quaranta.
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
SEI 
SETTE
OTTO...
Manco a contare si fa in fretta, figuriamoci a infilzare una persona.
Poi si suicida. Il codardo. L'avesse fatto prima.


Che nessuno mi dica che ci sia di mezzo un raptus di follia. Vuoi parlare di Raptus di follia? Li chiamavano gli omicidi del cacciavite, quelli fatti per colpa dell'abuso di eroina/cocaina e dalla tendenza, negli anni ottanta (se non ricordo male) di avere un cacciavite in macchina per mere questioni di manutenzione legato al finestrino, comunque la dinamica era sempre quella: si litigava tra autisti, uno dei due preso da un raptus d'ora prendeva il cacciavite e lo ficcava nel collo dell'altro. UNA volta. Massimo DUE.
La definizione di raptus implica qualcosa di veloce e che subito dopo, pochi secondi dopo, ci si rende conto del fatto e si smette.

La chiesa cattolica definiva il suicidio l'atto più infame che un individuo poteva macchiarsi, l'unico atto impuro che ti faceva finire lontano dalla terra consacrata (ora sì, giusto per la cronaca) perchè è l'unico atto di cui non puoi dirti pentito confessandoti (e quindi il prete si vuole arrogare il diritto di perdonare in nome di Dio e non di sentirsi mero tramite, come se Dio non potesse perdonare un'anima volata da lui con quell'atto o che davvero non potesse prendere in considerazione un pentimento finale senza che questo venga confessato per questionidi tempostica), ma soprattutto perchè è un atto di estremo egoismo, di nefandezza e non rispetto altrui. Ma come si può pensare che un individio meschino e infame, abbia poi il coraggio di affrontare le sue azioni?
Il suicidio è l'atto dei peggiori egoisti, è questo è uno di quei casi.

Donne e Chiesa: discriminazione di genere e misoginia perbene

Voci di corridoio non tanto sussurrate vorrebbero che nelle stanze più importanti della chiesa cattolica, si stia pensando di aprire le porte alle donne al ruolo di diacono. A quanto parrebbe c'è stata una conversazione piuttosto interessante con le Superiore delle religiose di diverse parti del mondo che parrebbe incoraggiare l'ipotesi di dare veri compiti ecclesiastici alle donne che decidono di dedicare al propria vita ad Dio, anche perché, diciamocelo: in certi luoghi di preti non ce n'è neanche l'ombra, ma invece di suore che si dedicano alla comunità (anche cattolica ma non solo), sì. Se poi si continua a dire che se non si va a messa si fa un peccato mortale, quei poveri credenti sono bel che spacciati e quindi anche solo per questo bisognerebbe trovare una soluzione (ma nei fatti, anni fa si parlava del permesso che il Vaticano aveva conferito a tre suore di fare messa - ASSIEME - visto che di preti non ce n'era neanche l'ombra in quella zona dell'Africa). I presupposti nella chiesa cattolica, poi, ci sono: non solo tra i protestanti, ma anche all'inizio della religione cattolica, le donne potevano essere diaconi, ma poi questi ruoli sono spariti visto l'esigenza oppressiva di sottomettere col potere spirituale ogni forma di libertà che gli uomini hanno sempre avuto: stupidi non erano e sapevano perfettamente che non bisogna lasciare libertà per poter schiavizzare.
Tornando ai nostri giorni, a quanto si dice, Francesco I pensa di costituire una commissione per prendere in esame questa eventualità (tipo quando sono serviti i 10 saggi per sapere come risollevare l'economia, pagandoli come si farebbero pagare degli strozzini, dicendo le cose che il primo imbecille al bar poteva dire meglio) prima di riprendere la questione con maggiore chiarezza.

Cosa vuol dire questo? Ovvio, che chi pensa che quell'uomo sia davvero un rivoluzionario, è il solito imbecille. Anche perché non ha detto: anche perché ha ammesso che l'idea di dare potere sacerdotale a una donna è ben lontano dalle sue idee.
Più quest'uomo parla, più non solo mi sembra un politico italiano, ma più mi fa pensare che se davvero ha fatto il coraggioso patriota del vero senso della chiesa, quando ha assunto il nome del più vero dei santi, ha del tutto dimenticato il vero esempio che il Santo di Assisi ha volut dare consacrando in quel modo la sua vita.
Ha dato il contentino, come quando dice che la pedofilia nella chiesa è un brutto male, ma è solo nel 2013 che Pietro Vittorelli è fuori dalla vita ecclesiastica (e nei fatti è fuori perché è LUI ad aver dato le dimissioni, non perché il papa lo ha mandato fuori a calci in culo), Francesco Micciché è stato rimosso da Papa Benedetto XVI dal suo ruolo, per poi vedere l'ex vescovo piangersi addosso come vittima di un complotto, sarà che Domenico Mogavero è ancora vescovo? E cosa dire di Don Antonello Tropea a cui piacciono le ragazzine? O Francesco Milito che ha cercato di insabbiare tutti i reati di Tropea? 
Vogliamo parlare degli altri prelati presenti su Vatileaks che sono ben liberi, mentre le magagne legali sono state inflitte ai giornalisti, Fittipaldi e Nuzzi, che sono stati rinviati a giudizio per i loro reati: ovvero indagare suoi reati commessi dai massimi esponenti della nostra chiesa? 


Quando blaterale che si usano scarpe usurate perchè la ricchezza non è tutto... il potere si sa corrode e le sceneggiate piacciono tanto alla GGGENTE, nè?

 Perchè diciamocelo, ci siamo capiti, no?

martedì 10 maggio 2016

Quando il calcio è ispirazione di qualcosa di bello.

Nella città di Bergamo ieri è iniziata una settimana particolare che la vede colorarsi dei colori della loro squadra: l'Atalanta, ovviamente. Nei fatti c'è quella che viene comunemente chiamata CAMMINATA NEROAZZURRA. Questo avvenimento è il decimo (che coincide con il cinquantesimo dell'associazione che lo promuove - il Club Amici dell'Atalanta) e le cose hanno deciso di farle piuttosto in grande: da oggi dieci maggio a domenica prossima, infatti, nel centro cittadino sarà allestito quello che è chiamato il "Villaggio Neroazzurro" (con giochi gonfiabili per bambini - mi spiace signori adulti, niente Dame de Voyage per voi - calcio balilla e addirittura un campetto da calcio) e l'intera settimana è ricca di eventi che vannodalla presentazione della squadra bergamasca con lo staff tecnico, cene ed già che ci sono pure l'elezione di Miss Bergamo (per fortuna sono fuori dai giochi) ,a anche l'associazione Passione Yara che si è fatta promotrice di due eventi della giornata di sabato.
Il tutto si conclude con la fantomatica camminata Neroazzurra, la decima, appunto, che inizia alle 8:45 dal Sentierone (che per chi non lo sapesse, è la strada principale di Bergamo, dove tra l'altro i bergamaschi fanno ogni evento) con tre diversi percorsi che si snodano per la città lombarda.
Perchè parlo di questa manifestazione? Perchè è stato usato un elemento di aggregazione come il calcio, in questo caso, essendo Bergamo, si parla dell'Atalanta, per organizzare qualcosa che non solo unisca in maniera diversa da una partita di calcio (proprio domenica si disputa l'ultima di campionato, sbaglio? Beh, a me piace il rugby), e si prende l'occasione per fare anche un po' di "sociale": parte del ricavato, infatti sarà devoluto ad associazioni benefiche locali. Vorrei far notare che partecipare alla camminata impone un'iscrizione di 6 euro. A che serve? Beh, ti danno una maglietta e un cartellino che ti da il diritto, una volta arrivato al capolinea, a ritirare un sacchetto preparato per l'occasione con dentro un piccolo ristoro composto da patatine, bottiglietta d'acqua, caramelle...
Se non vi piace camminare, ci sono altre manifestazioni che vengono fatte lo stesso giorno a Bergamo: per i ciclisti, ad esempio, da via Marzabotto (che ho appena visto essere vicino allo Stadio cittadino) parte la VENTESIMA gara Gran Fondo Internazionale FELICE GIMONDI Bianchi dove l'associazione dilettantica permette l'iscrizione a tutti i maggiorenni tesserati FCI, anche solo quella giornaliera, e idoneità medica fino ad esaurimento posti disponibili. Questi non sono solo dei signori che hanno voglia di fare una giornata diversa, in compagnia e magari fare l'unica passeggiata dell'anno, ma è qualcuno che la bicicletta ce l'ha nel sangue.


LINK UTILI:
http://www.felicegimondi.it/
http://www.aribi.it/
http://www.clubamiciatalanta.it/
http://www.camminatanerazzurra.it/

lunedì 9 maggio 2016

Giornalismo e libertà

L'anno scorso la libertà di stampa è diminuita, soprattutto rispetto gli ultimi 12 anni, quindi, fate il conto: dalle torri gemelle. Prima sicuramente ne avevamo molti di più.
Le pressioni del tacere, aura legge del nostro Paese (basta pensare l'omertà sulla pedofilia di cui tanto si parla in questi giorni e che in quel caso accusano i familiari, qui i mezzi di stampa) sono dati da fantomatiche paure di ritorsioni: che esse siano politiche, terroristiche o mafiose: denunciare i regimi (che siano sentiti o no) non è bene. Ti ritrovi sotto casa le camice rosse, nere, legali o altro che ti fanno la pelle, sparire, ti buttano sul lastrico.
Sappiamo tutti del finto perbenismo del nostro paese, come sappiamo che all'epoca della caduta del governo Berlusconi per colpa di falso da pubblico ufficiale e prostituzione minorile (che tra l'altro sono tutti atti illeciti che il "signore" milanese ha commesso) avevamo i giornalisti tedeschi che commentavano che se avessero avuto qualcosa di simile nel loro Paese avrebbero fatto speciali su speciali. Rispetto alle inchieste che avrebbero fatto gli altri paesi, diciamocelo: noi non ne abbiamo praticamente parlato.
E ora si arriva con il Report del 2016 dell'istituto Washington Freedom House che non solo ricorda che il nostro vicino, il Medio Oriente ha messo sotto pressione giornalisti e media, ma che in Europa anche le cose non sono poi così fighe.
E mentre i leader politici di Polonia, Serbia e simili hanno instaurato maggiore controllo sui media nazionali e in Cina hanno aumentato l'ossessione di omertà su economia ed ecologia (che onore averli come partner, nè?) tanto che non si sa se è meglio essere un giornalista cinese o turco, 

Nei fatti, soli il 13% della popolazione mondiale gode di vera libertà di stampa, o di una stampa libera.
il 41% del mondo la stampa e libera per metà... e il restante 46% non lo è per nulla.
Capiamoci: è l'87% dove la stampa non è libera: perchè dire "questo sì e questo no" non ha nulla a che cedere con la libertà di stampa.

Ma andiamo più in specifico: il nostro continente, l'Europa.
Mentre si dice che l'86% della popolazione è libera, la Polonia, con l'ultimo governo, ha modificato la legislazione, permettendo così all'esecutivo di controllare direttamente e poi licenziare la gestione dei media di proprietà dello Stato. Quest'azione è stata ispirata dal primo ministro dell'Ungheria Viktor Orbam.
Ma voi penserete: sono paesi dell'Est, si sa che di democrazia ne sanno ben poco (mica come noi, eh?).
Bene, andiamo allora nell'Ovest dell'Europa, tra i nostri cari amici di Francia, Spagna e Gran Bretagna che hanno messo in cantiere leggi restrittive in nome della sacrosanta "sicurezza pubblica".
Noi? Noi siamo definiti "parzialmente liberi": siamo solo la prima nazione europea la cui stampa è definita "parzialmente libera" (perchè puoi parlare liberamente delle tette rifatte della valletta di turno, ma non degli abusi di ufficio e peculato d'uso - poi ci si chiede perchè i nostri "giornalisti d'assalto" chiedono domande stupide come "perchè dorme in macchina ha parua" ai terremotati o soffrono della pazzia di Einstein quando chiedono sempre la stessa cosa allo stesso modo e si arrabbiano perchè uno non solo risponde allo stesso modo, ma si esaspera pure - ah... che giornalismo! CHE GIORNALISMO!!!), ma almeno la Romania è dopo di noi. In fondo non siamo mica all'ultimo posto; stiamo al 63°!

Non consola la capacità di recupero, vogliamo di più. Dire che "almeno chi combatte continua a farlo" è come dire "zitto che poi passa" e "non possiamo farci niente". Dobbiamo cambiare le cose, cambiarle sul serio e questa e l'ennesima conferma che una sola voce non basta, ne servono migliaia. Servono mille foto in più. Mille vite in più che si alzano a combattere. 
Perchè non si parla solo di libertà di stampa, ma di libertà e basta.
Forse perchè non c'è sicurezza senza libertà... 
Siamo regrediti a settant'anni fa, ma almeno allora non eravamo così ipocriti da essere perbenisti e politicamente corretti. Eravamo nazisti, fascisti, comunisti e razzisti. E sapevamo che quando un termine che finiva con "ista" non era era mai una bella cosa, ma non ce ne importava.


Fonti:
https://rsf.org/fr/ranking
http://www.unimondo.org/

Per cominciare

Non pretendo di avere la conoscenza assoluta. Non sono un uomo.
Ho solo deciso di mettere a frutto quello che è una mia passione: la cronaca e la conoscenza della mondo che mi circonda.
Non sono una giornalista e quindi non andrò a caccia di notizie. Le raccoglierò e le rielaborerò tentando di evitare qualunque pregiudizio di genere.
Sicuramente però andrò contro il pregiudizio di genere, perchè metto la PERSONA e i suoi diritti sopra ogni altra cosa.
E visto che non riesco a sopportare il maschilismo né le giustificazioni senza morale e combatto contro l'autocompiacimento immotivato... vediamo cosa ne salta fuori